Aspettavamo da decenni un segnale importante dalla tecnologia, con le aspettative create dalla letteratura e dal cinema di genere fantascientifico, e possiamo finalmente dire che parte di quel futuro immaginato è realtà ed è adesso. Non è lo smartphone o il tablet ad averci cambiato la vita in modo così rivoluzionario ma dietro le nostre piccole abitudini di connessione e di condivisione nei primi anni di vita della rete, stanno maturando tante singole identità che comunicano l’una con l’altra alimentando un macrosistema di vita elettronica. Il corpo è quello degli oggetti con l’anima celata in sensori sempre più microscopici e sempre più sofisticati. Sono già circa 8 miliardi gli oggetti comunicanti oggi. Nel 2020 saranno circa 50 miliardi. L’investimento dei mercati più forti è già abbondante. L’Italia tentenna ma ci crede.
L’IoT crea valore
In un’interpretazione attuale si attribuirebbe un doppio valore alla vita delle cose: sul piano della quotidianità, si può riconoscere un miglioramento della vita dell’uomo, perché si aggiunge collaborazione robotica all’organizzazione e alla velocità dei movimenti spazio-temporali dell’uomo; sul piano industriale e finanziario, l’internet of things rende concretamente più sostenibile la produzione di beni con una riduzione di costi e un aumento dell’efficienza operativa. Al Politecnico di Milano si calcola la possibilità di un risparmio nella gestione della mobilità e raccolta dei rifiuti pari a 4,2 miliardi, tanto per citare un tema tanto caro alle amministrazioni nostrane.
Le novità tecnologiche: cosa potrà diventare smart?
A far già ampio affidamento dell’Internet of Things è il settore dell’automotive, non solo con il lancio delle smartcar, che permettono di evitare incidenti e traffico, ma anche dell’ ingegnerizzazione delle smart road per ridurre l’inquinamento e i tempi di percorrenza. La casa automobilistica francese Citroen ha già sottoscritto una partnership con IBM per il potenziamento della connettività a bordo ai fini di una maggiore sicurezza stradale.
Forti investimenti si stanno applicando anche al settore energetico, con tante innovazioni messe a disposizione di amministrazioni pubbliche e di privati. La nostra casa sarà una smart home con elettrodomestici, lampadine e termostati intelligenti e costantemente attenti al risparmio energetico. Enel è già in corsa per offrire servizi innovativi in quest’ottica.
La valigia persa in aeroporto sarà un brutto ricordo; un sensore localizzerà la sua posizione. L’abbigliamento sportivo comunicherà la performance personale. Mentre le migliori prospettive appartengono senza dubbio al settore sanitario: i pacemaker connessi e altri dispositivi agevoleranno il check up medico, come l’efficienza intera delle infrastrutture e degli staff medici.
Hacker e Sicurezza
La dimensione virtuale ha sempre trascinato con sé tanto entusiasmo quanta incertezza. Gli hacker sono i mostri senza faccia e senza nome dal potere imponderabile. Possono attaccare in ogni momento e qualsiasi dispositivo. Ma se il controllo dei propri dati fosse sempre più labile e a farne incetta fossero non solo gli hacker ma chiunque abbia ricevuto a nostra insaputa il consenso ad intromettersi nella nostra privacy? Potremmo trovare la nostra cartella medica sul tavolo dell’ente finanziario a cui vorremmo chiedere invano un mutuo?
La questione etica e la questione sulla sicurezza, ossia accettare o meno di cedere le chiavi del nostro destino all’anima degli oggetti, potrebbero rappresentare le due barriere su cui la rivoluzione potrebbe essere ridimensionata su termini più contenuti. C’è ancora un interessante futuro da attendere.
Ma per il momento ci sono delle certezze e dei valori indiscutibili, ben noti allo staff di Mastro IT: alcuni CRM sono già pronti alla sfida, con l’import massivo di dati dei clienti perché diventino azioni significative di contatto e vendita. Applicazioni importanti le troviamo genericamente nei sistemi M2M (Machine to Machine), dove molti dispositivi sono in grado di comunicare tra loro supportando le infrastrutture IT e le piattaforme software che raccolgono i dati per vari scopi.